Lo svezzamento è la prima grande tappe di autonomia del bambino,

Se non si sentirà forzato nel distacco o soffocato dalle attenzioni, se capirà che siete disponibili a rispettare i suoi ritmi e le sue preferenze, sarà in grado di affrontare serenamente il passaggio dal latte al cibo.

La regola-guida dello svezzamento è il rispetto dei bisogni e tempi del bambino.

Uno svezzamento forzato può creare stati d'ansia legati al momento del pasto che possono persistere per anni. 

Cerchiamo di non farci prendere dalla fretta, di comprendere i bisogni del nostro bambino, così che la graduale separazione dal seno o dal biberon avvenga senza traumi.

Il latte ha per il bambino il valore del prolungamento del corpo materno, e perciò gli procura un piacere intenso, legato anche al suo significato simbolico. Le cose cambiano con i primi cibi solidi.

Il piccolo non può appropriarsene succhiando: si crea così una separazione tra il piacere di ingerire il cibo e il piacere di suzione. E' per questo che molti bambini di fronte al cibo offerto con il cucchiaio strillano o chiudono la bocca.

L'allenamento al cucchiaio richiede un po' di pazienza, disponibilità e anche, non dimentichiamolo mai, di allegria, perchè il bimbo lo vive come un gioco ed è convinto che anche per noi sia così. 

Riuscire a mantenere la calma e il buonumore è importante per trasmettere al bambino il messaggio che mangiare è un piacere.

Quasi sicuramente le prime volte non farà un pasto completo, per cui tenete pronto il solito latte. Iniziate a proporgli a fine pranzo della frutta grattugiata, mettendone poca sulla punta del cucchiaio.

Spesso le mamme temono che allontanare il piccolo dal seno o dal biberon costituisca per lui un trauma, ma in realtà di solito non è così, perchè nei bimbi prevale la curiosità verso nuove esperienze.

Con lo svezzamento, il bambino infatti, inizia il suo viaggio di esplorazione verso nuovi sapori, ma anche nuovi colori e profumi... Non confondiamolo con una valanga di novità, ma proponiamogli un cibo nuovo alla volta.

Per cui sorriso, creatività e pazienza sempre all'ordine del giorno, lo svezzamento è un processo lento e graduale, che si protrae quasi fino al compimento del primo anno di vita.

 

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Dr.ssa Valentina Rocchio